Programmazione

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PROGRAMMAZIONI EDUCATIVE

La scuola, oltre che il perseguimento di obiettivi di tipo didattico e cognitivo, legati alle materie di studio, ha anche il compito di concorrere, insieme alla famiglia, alla formazione della persona e del cittadino, secondo le indicazioni della Costituzione e delle Premesse delle Indicazioni Nazionali.
Per rendere operative queste finalità educative, il Circolo si è dato una Programmazione Educativa comune nelle finalità, ma distinta per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria. La programmazione tende a trasformare in obiettivi operativi le grandi finalità indicate dai programmi: identità, autonomia, competenza per la scuola dell’infanzia; alfabetizzazione culturale, autonomia, convivenza democratica per la scuola primaria.

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
Scuola Primaria        Scuola Materna

La scuola dell’infanzia

La scuola primaria

 

Verifica e Valutazione

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA  

E’ un documento che descrive le scelte educativo – didattiche che caratterizzano una scuola, più semplicemente descrive “le cose che si fanno”. Questo P.T.O.F. descrive quali sono le scelte che caratterizzano le scuole del Circolo Didattico di Brusciano.
La nostra principale priorità, sancita peraltro dalle norme e dalla Costituzione è la garanzia del diritto allo studio per tutti, prima di tutto attraverso il conseguimento delle strumentalità di base e delle competenze essenziali delle materie di studio e socio – relazionali , in un ambiente motivante che si preoccupa di garantire il benessere del bambino.
Garantire il diritto allo studio vuol dire per noi anche offrire opportunità formative come l’apprendimento di una lingua straniera. Nelle nostre scuole, si insegna la lingua inglese a partire dalla prima classe.
Nella scuola primaria esiste un laboratorio di informatica per avviare ad una prima forma di alfabetizzazione informatica (il computer come strumento di lavoro).
Il nostro POF è stato pensato, inoltre, per prestare particolare attenzione all’integrazione ed all’interculturalità. La nostra società sta diventando sempre più multietnica e multiculturale e le nostre scuole sono ormai frequentate da diversi alunni stranieri provenienti da vari paesi europei e non. Riteniamo che sia nostro compito educare alla comprensione ed all’accettazione della diversità intesa come opportunità di arricchimento, possibilità di discussione e scambio culturale.
Pensiamo di perseguire queste finalità attraverso:

  • la flessibilità organizzativa e didattica;

  • lo svolgimento del curricolo di base e l’attuazione di progetti per il suo ampliamento e sviluppo ;

  • l’attivazione di percorsi didattici individualizzati per favorire e realizzare il processo di integrazione e superare, laddove emergano, difficoltà sia nell’apprendimento che nel comportamento, che nella relazione.

Integrazione significa anche attenzione a tutte le diversità, anche quelle generate da particolari condizioni fisiche. Nel nostro Circolo l’inserimento dei bambini disabili è curato sia attraverso la predisposizione di percorsi individuali e individualizzati, sia attraverso l’attività comune della classe, per valorizzare e mettere a confronto le risorse di tutti e di ciascuno.

scarica l’intero PTOF

I PROGRAMMI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Nella scuola dell’infanzia la programmazione non è organizzata per materie, ma per obiettivi formativi per “Campi di Esperienza”.
Il Campo di Esperienza può essere definito come un settore della realtà che viene esplorato e conosciuto dagli alunni.

  • Il corpo e il movimento, nel quale l’alunno impara a conoscere e ad utilizzare il proprio corpo per esplorare il mondo e per stringere relazioni;

  • I discorsi e le parole, nel quale l’alunno impara ad utilizzare la lingua per comunicare e per rappresentare l’esperienza;

  • La conoscenza del mondo, nel quale l’alunno impara ad utilizzare i primi strumenti logico-matematici per organizzare l’esperienza (l’organizzazione dello spazio, la classificazione, il confronto, la seriazione, la quantità, ecc.); le cose, il tempo, la natura, nel quale l’alunno comincia ad esplorare l’ambiente e ad organizzare l’esperienza nel tempo;

  • Linguaggi, creatività, espressione, nel quale l’alunno impara a leggere ed utilizzare anche strumenti non verbali di comunicazione e a confrontarsi con i linguaggi dei mass-media;

  • Il sé e l’altro, nel quale l’alunno impara a conoscere sé stesso e a relazionarsi con gli altri, seguendo le regole della convivenza.

Come si può capire, i “campi di esperienza” non possono essere affrontati separatamente, perché non sono nient’altro che forme diverse di conoscenza di sé e del mondo.
Infatti, la programmazione della scuola materna è spesso organizzata per “sfondi”, argomenti ampi che danno la possibilità ai bambini e alle bambine di esplorare tutti i campi di esperienza.

LA SCUOLA PRIMARIA:
Cosa si insegna, com’è organizzata

Nella scuola primaria viene impartito l’insegnamento delle materie previste dalle Indicazioni Nazionali, le quali sono tradotte in programmazioni annuali con obiettivi finali uguali per tutto il Circolo.
Per gli alunni con particolari esigenze (portatori di handicap) e non solo, viene attuata, se necessario, una programmazione individualizzata che tiene conto delle loro effettive possibilità e potenzialità.
Quest’anno il tempo scuola viene organizzato in 27 ore settimanali per tutte le classi.

L’attività di insegnamento è organizzata, ad eccezione delle classi prime con maestra unica, per “équipe educative”, ossia gruppi di insegnanti che si occupano di due o più classi, dividendosi le materie di insegnamento, che vengono così raggruppate in “ambiti”.
Nelle équipe educative possiamo avere due organizzazioni di massima: il gruppo con insegnanti prevalenti e il gruppo cosiddetto “paritario”.

Possiamo avere organizzazioni diverse e “miste” quando l’équipe si occupa di più di due classi, o quando sono presenti condizioni organizzative particolari.
A questi insegnanti, che costituiscono l’organizzazione “di base”, si aggiungono l’insegnante di religione cattolica e l’insegnante di lingua inglese.
Tutti gli insegnanti che lavorano nella classe sono titolari nella classe stessa e sono ugualmente responsabili dell’azione didattica ed educativa generale, della valutazione, del rapporto con le famiglie.
Gli insegnanti hanno poi una specifica responsabilità della gestione della programmazione del proprio ambito, che può avere un’organizzazione flessibile nelle attività e nel tempo assegnato alla diverse materie, a seconda dei bisogni della classe e degli argomenti trattati. Alla scuola primaria, infatti, le materie di insegnamento non possono essere ancora rigidamente strutturate come nelle scuole superiori di primo e secondo grado. L’alunno viene, infatti, gradualmente abituato ad analizzare la realtà e l’esperienza attraverso i punti di vista e i linguaggi specifici delle diverse materie.
Nella scuola primaria si punta prevalentemente a fornire agli alunni strumentalità di base nella lingua e nella matematica e metodi e strategie per apprendere e per organizzare la conoscenza, piuttosto che puntare all’approfondimento di contenuti che saranno invece affrontati nei gradi di scuola successivi, quando gli alunni possederanno capacità di linguaggio, di organizzazione nel tempo e nello spazio e di astrazione più ampie, grazie alla maggiore età.
L’insegnamento dell’informatica è trasversale, cioè tutti gli insegnanti, a supporto della propria attività didattica ed educativa, utilizzano il computer come strumento didattico per scrivere, realizzare prodotti didattici, estrarre notizie e documenti da banche dati, comunicare attraverso la posta elettronica.

VERIFICA E VALUTAZIONE
Gli esiti della programmazione vengono regolarmente verificati con diversi strumenti: interrogazioni, prove scritte, questionari, esercitazioni, alla fine di ogni unità didattica.
All’inizio dell’anno e alla fine di ogni quadrimestre (gennaio e giugno), inoltre, vengono proposte agli alunni prove di verifica di più ampio respiro, che mirano a verificare le abilità consolidate. Questo tipo di prove viene concordato da tutti gli insegnanti del Circolo che insegnano la stessa materia nelle stesse classi e i risultati vengono confrontati per apportare eventuali modifiche alla programmazione.

COLLOQUI CON LE FAMIGLIE
Per le famiglie degli alunni del primo anno di scuola dell’infanzia e di scuola primaria, viene convocata una riunione prima dell’inizio delle lezioni, nella quale gli insegnanti illustrano la programmazione e l’organizzazione della scuola.
Per tutte le classi viene organizzata circa a metà ottobre un’assemblea in occasione delle votazioni dei rappresentanti di classe dei genitori.
Colloqui individuali per l’andamento degli alunni vengono organizzati a metà dicembre, a metà febbraio (quando viene consegnata la scheda di valutazione), a metà aprile. L’ultimo appuntamento è alla fine dell’anno scolastico, con la consegna della scheda di valutazione del 2° quadrimestre.
E’ sempre possibile, per problemi particolari, avere in ogni occasione, a richiesta dei docenti o delle famiglie, colloqui con gli insegnanti su appuntamento.

 

LE PROGRAMMAZIONI DIDATTICHE DELLE DISCIPLINE DI INSEGNAMENTO

Le programmazioni didattiche delle materie di insegnamento sono uguali per tutto il Circolo e sono la traduzione operativa dei programmi nazionali.

 

LA CARTA DEI SERVIZI

I principi fondamentali, la programmazione educativa ed organizzativa, le schede dei plessi, i servizi amministrativi, il consiglio di circolo.

Carta dei servizi

Consiglio di Circolo

Consigli di Interclasse

Consigli di Intersezione

 

REGOLAMENTI

I regolamenti interni, le direttive del consiglio di circolo sul funzionamento degli organi collegiali e sull’organizzazione delle attività.

REGOLAMENTO DEL CIRCOLO

REGOLAMENTO AULA MULTIMEDIALE

 

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